La Lega Nord viene spesso etichettata, semplicisticamente, come un Movimento politico euroscettico. In realtà il Carroccio respinge l’idea di un’Europa che, atteggiandosi con cieca arroganza a super-Stato, calpesta con non curanza le tradizioni millenarie dei Paesi e dei popoli che di fatto la formano. Un chiaro esempio di questo atteggiamento inaccettabile lo tocchiamo con mano oggi, quando vediamo un’Europa dimentica dei problemi delle nostre aziende e della tutela dei nostri prodotti, ma attentissima a censurare l’ esposizione dei Crocefissi nelle nostre scuole attraverso un pronunciamento della Corte Europea per i diritti dell’ uomo. Secondo i giudici di questa Corte il Crocefisso non deve essere esposto, perché potrebbe urtare la suscettibilità di chi non si riconosce in questo simbolo. Fortunatamente si tratta di un pronunciamento non operativo ed appellabile, su cui il Governo ha intenzione di fare ricorso. Tra l’altro non è possibile imporre direttamente la rimozione del Crocifisso,bensì è prevista soltanto una multa a carico del nostro Governo per supposta violazione dei diritti umani. Il pronunciamento ha però un peso e un significato simbolico indicativo del tipo di Europa che non vogliamo. E’ assurdo infatti che sia la Corte di Strasburgo a dirci quello che dobbiamo fare ed è ugualmente assurdo che dei giudici, che vivono forse in una realtà diversa da quella dei comuni cittadini, non comprendano cosa rappresenti il Crocifisso per la nostra Comunità. Esso, infatti,non è il simbolo di una religione qualunque, ma è l’emblema della nostra identità . Che fastidio può dare questo simbolo?A questa stregua lo stesso fastidio che può dare incontrare per strada una Chiesa o un monumento artistico direttamente o indirettamente riconducibile al cristianesimo. Allora dovremmo abbattere tutti i nostri monumenti , togliere centinaia di croci dai nostri monti, cancellare la nostra storia,rinnegare la nostra cultura?! Questi burocrati hanno il senso di quello che fanno ? Che insegnamento pensano di dare con queste sentenze accademiche fuori dalla realtà? Richiamandosi alla necessità di tutela di non meglio identificati diritti altrui, si cerca in ogni modo di sradicare la nostra cultura e la nostra identità. Questo è un gioco molto pericoloso, soprattutto oggi che abbiamo a che fare con una cultura,quella islamica che, a differenza della nostra,non solo dimostra di sapersi difendere, ma anche di saper attaccare.
Un qualcosa di positivo, dopotutto, la sentenza di Strasburgo l’ha suscitato. Mi riferisco alla reazione caparbia di questi giorni di tanti, soprattutto semplici cittadini, che si sono schierati tutti a difesa di ciò che rappresenta il Crocifisso. Una maggioranza questa che è solitamente silenziosa, ma che davanti ad una sentenza inaccettabile non ha potuto far altro che reagire. Una ribellione pacifica che è cifra della assoluta fallacia della sentenza della Corte Europea, ma che è anche una speranza per il futuro sull’Europa che vogliamo. Nel weekend del 14-15 novembre prossimo la Lega sarà in tutte le piazze del Piemonte e del Nord con i propri gazebo per raccogliere firme a sostegno del ricorso del Governo contro la sentenza di Strasburgo sul Crocifisso.
ROBERTO COTA
venerdì 6 novembre 2009
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